Revisione delle linee guida CSIAS

am 16. Januar 2025
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Come ausilio ampiamente riconosciuto, le linee guida della Conferenza svizzera delle istituzioni dell’azione sociale sull’organizzazione dell’aiuto sociale (linee guida CSIAS) sono un importante strumento di lavoro per i comuni. Attualmente è in consultazione una revisione delle linee guida CSIAS e l’ACS ha espresso il proprio parere su diversi punti rilevanti per i comuni.

• Bambini e giovani: i minori sono i soggetti più a rischio di aiuto sociale in Svizzera. In questo contesto, l’ACS accoglie con favore il fatto che la revisione si concentri maggiormente sul sostegno ai bambini e ai giovani. Tuttavia, l’Associazione chiede di definire con maggiore precisione il termine «adeguatezza», in particolare per quanto riguarda il tetto massimo dei costi. In caso contrario, vi sarebbe un certo margine d’interpretazione, in contrasto con l’armonizzazione delle differenze comunali. 

• Integrazione sociale e professionale: secondo le linee guida CSIAS, l’aiuto sociale include esplicitamente anche l’integrazione sociale, linguistica e professionale. Tuttavia, anche queste nozioni non sono specificate in maniera più dettagliata e possono essere interpretate in senso ampio. Questo potrebbe portare a una certa pressione sulle amministrazioni comunali per ampliare i servizi esistenti, motivo per cui l’ACS è scettica riguardo a un elenco non precisamente definito. 

• Adeguamento del fabbisogno di base: al momento il fabbisogno di base è calcolato sulla base di un indice misto. La CSIAS raccomanda di mantenere questo metodo di calcolo invece che calcolare il fabbisogno di base a seconda dell’indice nazionale dei prezzi al consumo (modello IPC). Il segretariato dell’ACS concorda con questa raccomandazione, in quanto l’indice misto riflette meglio lo sviluppo dello standard di vita e richiede un minore onere amministrativo.

• Importo non computabile del patrimonio: l’importo non computabile del patrimonio definisce la soglia di patrimonio entro cui gli interessati hanno ancora la possibilità di chiedere l’aiuto sociale. Dal 1989 l’importo non computabile è rimasto invariato a 4’000 franchi (per le persone singole). L’importo non computabile deve ora essere aumentato a causa delle mutate circostanze. Si propone un importo non computabile di 6’000 franchi (un mese e mezzo di stipendio nella fascia a basso reddito), 8’000 franchi (due mesi di stipendio nella fascia a basso reddito) o 10’000 franchi (pari a un terzo dell’importo non computabile per percepire prestazioni complementari). Il segretariato dell’ACS è favorevole a un importo non computabile di 10’000 franchi, in quanto è legato alle assicurazioni sociali e consente ai comuni una pianificazione stabile. Un numero minore di famiglie beneficerebbe dell’aumento a 10’000 franchi; tuttavia, un numero minore di famiglie s’indebiterebbe e le persone interessate dipenderebbero per meno tempo dall’assistenza sociale.

• Obbligo di rimborso: l’ACS sostiene l’attuazione del principio secondo cui non sia necessario rimborsare le prestazioni di aiuto sociale ricevute durante i corsi di formazione e di formazione continua per l’integrazione professionale.

Presa di posizione (in tedesco)


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