L’ampliamento di una zona residenziale, il collegamento di una rete regionale di vie ciclabili, l’addensamento di un centro cittadino oppure il coordinamento intercomunale per quanto concerne il trasporto pubblico locale: ecco alcuni esempi che illustrano la diversità e la complessità della pianificazione del territorio e della mobilità.
L'obiettivo di ogni politica di pianificazione del territorio è quello di assicurare un uso moderato del suolo in modo che l'intero Paese possa svilupparsi armoniosamente (art. 1 della Legge federale sulla pianificazione del territorio, LPT). Ogni cantone ha le proprie leggi, mentre i Comuni fungono da interfaccia tra i cittadini e le leggi comunali, cantonali o federali, cosa che si traduce concretamente in piani direttori e di utilizzazione del territorio.
Per quanto riguarda la mobilità, i Comuni si preoccupano di garantire l'accessibilità e la sicurezza delle strade nonché di promuovere la mobilità dolce e lenta. Gli sviluppi sociali, come ad esempio la crescita della popolazione e dell’economia, richiedono riforme regolari del quadro giuridico. Questi cambiamenti hanno molte implicazioni a livello comunale. Quest’ultimo deve essere in grado di ottenere un margine di manovra sufficiente che permetta una crescita commisurata degli oltre 2000 comuni svizzeri. L’Associazione dei Comuni Svizzeri s’impegna affinché queste modifiche siano realizzate con il sostegno finanziario e di altro tipo da parte della Confederazione e partecipa alle trattative politiche per garantire che la legislazione sulla gestione del territorio sia mantenuta in un quadro giuridico coerente e tecnicamente fattibile per il livello comunale, che si basa su un cosiddetto sistema di milizia. L’Associazione dei Comuni Svizzeri segue il dossier politico riguardante la seconda fase della revisione della legge sulla pianificazione del territorio (LPT2) e fa in modo che le preoccupazioni e le richieste dei Comuni siano prese in considerazione in ogni fase di questo processo.