Pianificazione del territorio: la volontà del legislatore non è considerata

am 26. September 2024
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Nel settembre del 2023 il Parlamento ha adottato il progetto per la seconda fase della revisione della legge sulla pianificazione del territorio (LPT 2), che prevede la stabilizzazione del numero di edifici esistenti e delle superfici impermeabilizzate fuori dalle zone edificabili. Il Parlamento ha sostenuto esplicitamente che i cantoni dispongano di un determinato margine di manovra per uno sviluppo edilizio moderato fuori dalle zone edificabili e possano così tenere conto delle peculiarità regionali.

L’imminente revisione dell’ordinanza sulla pianificazione del territorio (OPT) si colloca in questo contesto. Nella sua presa di posizione sul progetto, l’Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS) ha assunto una posizione chiaramente critica in merito all’orientamento di tale revisione.

I due aspetti principali della revisione riguardano il finanziamento del contributo per i costi di demolizione e il raggiungimento degli obiettivi di stabilizzazione. Per quanto riguarda il contributo per i costi di demolizione, la LPT 2 prevede che la Confederazione possa contribuire alle spese dei cantoni. Tuttavia, l’ordinanza non ne fa menzione e non prevede disposizioni esecutive corrispondenti, il che è problematico perché i fondi cantonali destinati a finanziare il contributo per i costi di demolizione sono insufficienti e sono già serviti a finanziare le misure di attuazione della LPT 1. Il progetto di ordinanza dovrebbe quindi includere esplicitamente anche le modalità di cofinanziamento di questo contributo da parte della Confederazione.

Per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi di stabilizzazione, il progetto di ordinanza prevede che il valore per gli edifici e le superfici impermeabilizzate non superi il 101% dei valori di settembre 2023. Questo obiettivo limita però eccessivamente il margine di manovra dei cantoni e non è nemmeno in linea con quanto auspicato dal legislatore: nel dibattito parlamentare si è parlato di una crescita media del 2%. Per mantenere uno sviluppo moderato degli edifici fuori dalle zone edificabili, si dovrebbe pertanto inserire nell’ordinanza un valore soglia del 102%.

Nella sua presa di posizione, l’ACS respinge pertanto il progetto di ordinanza nella sua forma attuale.

Alla presa di posizione (in francese e in tedesco)


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